Wikimania è stato, tra le molte altre cose, un esercizio di immaginazione sul futuro, che ha dimostrato che anche un piccolo paese può essere protagonista, produrre cose grandi e contribuire al sapere del mondo – quello raccolto nelle pagine di Wikipedia.
La complessa organizzazione dell’evento ha richiesto una forte partecipazione di tutta la comunità di Esino (e oltre: sono stati ben 37 i comuni interessati in varia misura dal progetto) per risolvere le questioni logistiche, cosa possibile solo attraverso un ripensamento delle risorse del paese: così i posti letto che mancavano sono stati trovati nelle abitazioni private, e le sale conferenze adattando e attrezzando strutture esistenti, come il centro polisportivo. Un esercizio di immaginazione applicata a problemi concreti che ha lasciato in eredità alla comunità degli esinesi la consapevolezza del proprio potere di incidere sulla realtà, di trasformarla secondo nuove direttrici di sviluppo.
Un’altra componente importante che ha caratterizzato i quattro anni del progetto (2014-2018) è stata quella dei corsi di formazione che hanno visto la partecipazione di ben 1300 studenti e 80 tirocinanti. Grazie ai wikicorsi è stato possibile arricchire sensibilmente e in varie lingue la rappresentazione del territorio delle Grigne su Wikipedia, nonché su Wikimedia Commons, dove sono state caricate ben duemila foto con licenza libera.
Anche i più piccoli hanno imparato a contribuire al sapere del mondo: i bambini delle elementari di Esino (nella foto, scattata dalla loro insegnante Micol Rota) hanno per esempio prodotto una pagina dedicata al Museo delle Grigne su Vikidia, l’enciclopedia libera scritta e dedicata ai bambini che si ispira a Wikipedia.
Questo percorso viene evocato nel museo invitando i visitatori a riflettere sul futuro di Esino e del mondo, usando Scribit, un robottino che scrive e cancella sui muri.